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  • Marco Andrea Pileri

Distacco di Retina

Aggiornamento: 14 ott 2020


Anatomia della retina

La retina rappresenta la struttura funzionale più importante del nostro apparato visivo. In condizioni fisiologiche essa aderisce alla superficie interna dell'occhio rivestendolo completamente ed estendendosi dal corpo ciliare anteriormente, al disco ottico posteriormente. È costituta da cellule neurologiche (neuroni) che non hanno capacità di rinnovarsi o riprodursi e ad oggi, il tessuto retinico danneggiato non è sostituibile ne con protesi artificiali ne con trapianti come per il tessuto corneale. In caso di distacco di retina, la sofferenza delle cellule inizia precocemente con alterazioni funzionali anche gravi, che diventano irreversibili con la morte cellulare, già dopo 48-72 ore. Inoltre il distacco di retina, soprattutto se interessa i quadranti superiori, tende velocemente ad estendersi rendendo l’approccio chirurgico più difficoltoso. Il perdurare di una retina distaccata porta come conseguenza un irrigidimento della stessa con conseguente formazione di membrane di proliferazione epi e sottoretiniche che rendono necessario un approccio ab interno determinando spesso risultati funzionali meno soddisfacenti. Per questo motivo il distacco di retina rappresenta un evento urgente da trattare chirurgicamente al più presto, in emergenza e con tecniche appropriate.


Le cause dei distacchi di retina, escludendo gli eventi traumatici che provocano solitamente rotture retiniche giganti o disinserzioni, sono dovute alla formazione di rotture retiniche. Queste a loro volta sono causate o da trazioni vitreo-retiniche esercitate su aree di retina sana, o più spesso, su aree retiniche assottigliate a causa di degenerazioni retiniche misconosciute. Tali forme di distacco di retina, cosiddette regmatogene, rappresentano l’eventualità più frequente, ma esistono altre tra cui una forma essudativa che spesso beneficia di un trattamento medico e quindi non chirurgico, ed una forma trazionale che necessita di un approccio chirurgico diverso da quello regmatogeno, volto alla eliminazione della componente trazionale con una chirurgia vitreoretinica ab interno. Poiché nessun laser è in grado di riattaccare una retina distaccata è necessario ricorrere il prima possibile ad un intervento chirurgico. Nelle forme trattabili con chirurgia ab externo si intende riavvicinare le porzioni retiniche staccate alle strutture sottostanti, attraverso elementi d'indentazione che comprimendo la sclera (la parte bianco dell'occhio) ricostituiscono la normale aderenza tra retina e coroide e chiudono di fatto la rottura retinica impedendo di conseguenza il passaggio di liquido attraverso la stessa. Tali elementi possono essere posizionati su 360°, come una cintura agganciata alla sclera e passante sotto i muscoli estrinseci (cerchiaggio) e rinforzate da segmenti articolati e sottoposti al cerchiaggio (piombaggi) in corrispondenza delle rotture retiniche. A questi solitamente vanno associati dei trattamenti di criopessia (tecnica per cicatrizzare la retina con il freddo, sempre per via transclerale) e punture evacuative della sclera per favorire la fuoriuscita del liquido sottoretinico. Il vantaggio della chirurgia episclerale (ab externo) rispetto alla chirurgia vitreale ( ab interno) e’ soprattutto quello di ridurre il trauma retinico e di garantire un completo recupero funzionale dell’occhio e rappresenta a tutt’oggi la tecnica di elezione per il trattamento chirurgico di forme non complicate di distacco di retina.


La miopizzazione dell’occhio, conseguente all’allungamento antero-posteriore del bulbo oculare, alterazioni della motilità oculare conseguente a traumatismi sui muscoli oculomotori, e recidive del distacco (inferiori al 5%) rappresentano le principali complicanze di questa tecnica.


In tutti gli interventi che riguardano la retina, si deve tenere presente che il recupero funzionale non è immediato e la “restitutio ad integrum” può richiedere anche alcuni mesi.


Distacco di retina con PVR C4 e membrana maculare sottoretinica con R-Evolution di Optikon


PREVENZIONE DEL DISTACCO DI RETINA

La principale causa del distacco di retina regmatogeno è la formazione di una o più rotture retiniche. Queste si vengono a formare a causa di trazioni vitreo-retiniche determinate dalla sineresi vitreale o più frequentemente dal collasso del corpo vitreo, o da traumi contusivi diretti od indiretti sul bulbo oculare. Le trazioni vitreo-retiniche se agiscono su una retina sana il più delle volte non portano alla formazione di rotture retiniche, ma se interessano viceversa una porzione retinica indebolita dalla presenza di degenerazioni cosiddette "regmatogene", la formazione di rotture della retina è più frequente.


È evidente quindi che la profilassi al distacco di retina debba essere fatta dal medico oculista attraverso un attento esame del fundus oculi allo scopo di individuare quelle aree che indebolendo la retina, la possono rendere più soggetta alla formazione di rotture.

Il trattamento laser di suddette aree rappresenta il gold standard per la prevenzione del distacco di retina. La procedura che si esegue ambulatorialmente a bulbo chiuso è estremamente semplice ed evita problematiche molto importanti quali il distacco e le recidive di distacco di retina.


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